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Studio Maffenini
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MISSION        
 

Ogni luogo in cui l’essere umano svolge le proprie attività giornaliere ha bisogno di energia. Siamo in un'era che ogni attività quotidiana la svolgiamo in modo del tutto naturale, ma presuppone il consumo di energia artificiale. Per far sì che questa energia sia da noi utilizzabile vengono bruciate immense quantità di combustibili fossili con conseguente emissione nell’atmosfera di gas ad effetto serra (chissà quante volte avremo sentito questa parola) ovvero CO2 , o più semplicemente anidride carbonica o biossido di carbonio. L’elevata quantità di anidride carbonica immessa in atmosfera va ad alterare dei sottili equilibri di cui la terra ha assolutamente bisogno, creando delle combinazioni e fattori nocivi per il nostro pianeta.

È stato stimato che la temperatura della terra entro un secolo potrebbe aumentare di 1-3°C causando calamità (uragani, alluvioni, ondate di caldo ecc.) e disastri ambientali (l’estinzione di molte specie vegetali ed animali, l’innalzamento dei mari causando lo sprofondamento di alcune città, ecc).

Questo fenomeno irreversibile potrebbe verificarsi molto più in fretta di quanto si pensi.

Noi abbiamo il dovere di invertire o almeno cercare di rallentare questo fenomeno!

 

 

     

 

LA CASA PASSIVA

 
L'edificio è detto PASSIVO perché la somma degli apporti GRATUITI di calore dell'irraggiamento solare che entra dalle finestre e il calore generato internamente all'involucro da elettrodomestici e dagli occupanti stessi sono quasi sufficienti a compensare le perdite durante la stagione fredda. Gli edifici passivi possono essere realizzati in ogni materiale da costruzione: legno strutturale, mattone, cemento armato.
 
     

 

LA RIQUALIFICAZIONE

 

Il patrimonio edilizio in italia è particolarmente “vecchio”. Circa 2/3 degli edifici esistenti sono antecedenti al 1973; anno in cui è stato emesso il primo regolamento riguardo al risparmio energetico nelle nuove costruzioni. La realizzazione di nuove costruzioni residenziali incide per circa l’1% rispetto all’edilizia esistente; di questa circa i 2/3 hanno un consumo stimato in media tra tra i 200 e i 250 kWh/mqa, mentre il restante 1/3 consuma circa 150 kWh/mqa.

I conti sono presto fatti: per intervenire in modo determinante nell’abbattimento dei consumi è indispensabile risanare e riqualificare gli edifici esistenti.

Dal calcolo del fabbisogno energetico è chiaro che l’intervento primo da eseguire per l’abbattimento dei consumi delle abitazioni esistenti è sull’involucro aumentandone la capacità di coibentazione. Il 72% del consumo è attribuibile al riscaldamento e al raffrescamento, il 13% alla produzione di ACS, il 12% elettrodomestici e solo il 3% all’illuminazione. È palese che assumere la responsabilità del risparmio energetico con il solo utilizzo di lampadine a basso consumo o con lo spegnimento del led della televisione è assolutamente irrisorio.

Le dispersioni nell’involucro edilizio sono attribuibili alle pareti, al tetto, alle finestre ed al solaio contro terreno o verso un volume non riscaldato. Un altro punto debole sono i ponti termici, spesso causa di umidità superficiale con conseguente comparsa di muffe.

Risanare un edificio sia dal punto di vista energetico che ambientale è utile e vantaggioso.

Il plus-valore che ne deriva è determinato almeno da questi sette punti:

  • Meno spese di riscaldamento

  • Miglior comfort abitativo

  • Salubrità degli ambienti

  • Tutela del clima e dell’ambiente

  • Aumento del valore dell’immobile

  • Economia locale

  • Maggior potere d’acquisto

 
         

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